martedì 30 ottobre 2012

Una fiaba italiana per una festa di origine celtica



Il laboratorio di maschere è terminato, il salotto è tornato salotto, per un po': sì, a parte lo stendino, che ha preso posizione rifiutandosi di tornare in balcone finché il tempo non prende una decisione univoca, tra pioggia e sole.
Non sono riuscita a mettere teschietti a tutte le buste per le maschere.
"Uffa", ha detto una piccola cartapestaia..e lo so, uffa. Dispiace a me per prima.
E ho dimenticato anche un'altra cosa che è piaciuta a tutti e che avrei voluto lasciare nelle buste..così eccola qui. E' La favola di Giovannin senza paura che ho letto nel primo pomeriggio di laboratorio e che ha introdotto il tema della paura, dei molti modi in cui si manifesta e si può sconfiggere..per esempio con l'ironia: a volte i "mostri" in realtà sono anche molto buffi..e a volte i bambini sono capaci di dimostrare coraggio e determinazione, nell'affrontarli. E questo coraggio viene sempre premiato!
La favola è un racconto popolare italiano trascritto e riscritto da Italo Calvino, nella raccolta Fiabe italiane (io ho l'edizione Oscar Mondadori Giulio Einaudi del 1956).


Giovannin senza paura

C'era una volta un ragazzetto chiamato Giovannin senza paura, perché non aveva paura di niente. Girava per il mondo e capitò a una locanda a chiedere alloggio. - Qui posto non ce n'è, - disse il padrone, - ma se non hai paura ti mando in un palazzo. - Perché dovrei aver paura? -Perché ci si sente, e nessuno ne è potuto uscire altro che morto. La mattina ci va la Compagnia con la bara a prendere chi ha avuto il coraggio di passarci la notte. Figuratevi Giovannino! Si portò un lume, una bottiglia e una salsiccia, e andò. A mezzanotte mangiava seduto a tavola, quando dalla cappa del camino sentí una voce: - Butto? E Giovannino rispose: - E butta! Dal camino cascò giú una gamba d'uomo. Giovannino bevve un bicchier di vino. Poi la voce disse ancora: - Butto? E Giovannino: - E butta! - e venne giú un'altra gamba. Giovannino addentò la salciccia. - Butto? - butta! - e viene giú un braccio. Giovannino si mise a fischiettare. - Butto? - E butta! - un altro braccio. - Butto? - Butta! E cascò un busto che si riappiccicò alle gambe e alle braccia, e restò un uomo in piedi senza testa. - Butto? - Butta! Cascò la testa e saltò in cima al busto. Era un omone gigantesco, e Giovannino alzò il bicchiere e disse: - Alla salute! L'omone disse: - Piglia il lume e vieni.         Gíovannino prese il lume ma non si mosse. - Passa avanti! - disse l'uomo. Passa tu, - disse Giovannino. Tu! - disse l'uomo. Tu! - disse Giovannino. Allora l'uomo passò lui e una stanza dopo l'altra traversò il palazzo, con Giovannino dietro che faceva lume. In un sottoscala c'era una porticina. Apri! - disse l'uomo a Giovannino. E Giovannino: - Apri tu!  E l'uomo aperse con una spallata.  C'era una scaletta a chiocciola  - Scendi, - disse l'uomo. - Scendi prima tu, - disse Giovannino. Scesero in un sotterraneo, e l'uomo indicò una lastra in terra. - Alzala! -Alzala tu! - disse Giovannino, e l'uomo la sollevò come fosse stata una pietruzza. Sotto c'erano tre marmitte d'oro. - Portale su! - disse l'uomo. - Portale su tu! - disse Giovannino. E l'uomo se le portò su una per volta. Quando furono di nuovo nella sala del camino, l'uomo disse: - Giovannino, l'incanto è rotto! - Gli si staccò una gamba e scaldò via, su per il camino. - Di queste marmitte una è per te, - e gli si staccò un braccio e s'arrampicò per il camino. - Un'altra è per la Compagnia che ti verrà a prendere credendoti morto, - e gli si staccò anche l'altro braccio e inseguí il primo. - La terza è per il primo povero che passa, - gli si staccò l'altra gamba e rimase seduto per terra. - Il palazzo tientelo pure tu, - e gli si staccò il busto e rimase solo la testa posata in terra. - Perché dei padroni di questo palazzo, è perduta per sempre ormai la stirpe, - e la testa si sollevò e salí per la cappa del camino. Appena schiarí il cielo, si sentí un canto: Miserere meí, miserere meí, ed era la Compagnia con la bara che veniva a prendere Giovannino morto. E lo vedono alla finestra che fumava la pipa. Giovannin senza paura con quelle monete d'oro fu ricco e abitò felice nel palazzo. Finché un giorno non gli successe che, voltandosi, vide la sua ombra e se ne spaventò tanto che morí.



Chissà se i bambini la ricordano..beh, Simone sicuramente! Insieme a Giovanni e a Luca hanno fatto un vero e proprio teatrino!! Provate a rileggerla insieme e se hanno voglia di fare un bel disegno..io li pubblicherei volentieri.
Intanto, vi invito a visitare QUI il sito del museo di un illustre illustratore Emanuele Luzzati, che appunto ha illustrato anche questa fiaba.

Per ora vi saluto, a presto!

domenica 28 ottobre 2012

Halloween Party


La prima notizia è che Halloween finalmente è arrivato, con il suo carico di terrore, orrore e COLORE!!
La seconda è che sono una irrimediabile emotiva, capace di trasmettere vibrazioni persino ad una Nikon dal cuore metallico e cristallino..che vi devo dire? Le foto non sono all'altezza della creatività dei ragazzi e non rendono loro giustizia, per cui prego i meravigliosi supporters presenti che sono riusciti a scattare (con telefonini, digitali), di passare qualche immagine degna dei loro pargoli!!
Ieri ero talmente presa dagli ultimi ritocchi, che non ho neanche avuto il tempo di prepararmi e mascherarmi come si deve..ero in "tuta da lavoro", brilluccicavo dove non dovevo, avevo due calzini (e dopo due piedi) che la swiffer mi chiederà i diritti...vabbè, perdonatemi...facciamo che ero in tema, ma con i piedi e non con la testa!!  :-)

Una ulteriore comunicazione di servizio, la rivolgo a chi giustamente ha ancora bisogno di ritocchi che potrebbero aumentare gli effetti speciali..per esempio, Giorgio necessita di calza nera interna ai fori degli occhi del Fantasma, Leo di un supporto per il Giolli, l'Aquila brazilera non ha potuto "volare"...perchè mi sono dimenticata l'elastico!! Eccetera eccetera..

Ooooo. Adesso, passo al resoconto del Cartapesta Halloween Party!!

Inizio col presentare l'autore della copertina, Giovanni. Una zucca più bella non poteva regalarcela..e questa mattina abbiamo fatto colazione accendendola.
Il pomeriggio di ieri mi ha ricordato una filastrocca che mi ha insegnato, da piccolissima, una zia speciale.
Alla Fiera dell'Est, per quella sequenza di apparizione di personaggi, uno dopo l'altro..con la differenza  che la somma di figure non ha provocato, qui, gli effetti disastrosi della canzone: l'entusiasmo sempre maggiore nell'accogliere i nuovi arrivati, indossando le proprie maschere, è stato un elemento positivo e trascinante per tutti...
...e per fortuna l'ingresso di casa è sufficientemente accogliente..nella penombra, cercando di fare silenzio (secondo voi è mai possibile chiedere ad un gruppo di terrificanti mostri di stare un po' zitti? ecco, chi poteva, se non la sottoscritta, pensare di zittirli?), delle sagome abbastanza inquietanti si muovevano per aumentare lo spavento del malcapitato!
Scoppi di risate e facce incredibili..

L'altro momento top del pomeriggio è stato il cerchio magico dei racconti di terrore e risate..sì, perchè abbiamo dei creativi in erba che sanno davvero come spaventare, ma anche come riderci su. In particolare abbiamo, grafici, artisti, scrittori, fumettisti..ma soprattutto un imitatore di scene..ovvero Simone, alias Gallina, che ha messo in scena letteralmente il racconto di Giorgio. Leo ha raccontato la sua versione che ha fatto capire perchè il suo Giolli fosse così terrificantemente splatter..in combine con l'Uomo senza testa di Luca..che mostrava un taglio netto insanguinato abbastanza rivoltante..
Molti non se la sono sentita di "salire sul palco"...come Andrea, che aveva una storia bellissima e che è stato incitato dal pubblico in delirio AN-DRE-A  AN-DRE-A  AN-DRE-A!..niente, non c'è stato verso..e nemmeno la Mummia-Giorgia, il Drago-Emma e il Teschio-Aurora..peccato, perchè erano tutti notevoli, i rispettivi lavori e peraltro avevano messo insieme diversi personaggi anche tra bambini che non si conoscevano affatto..come Emma e Michela, Giorgia e Aurora, ecc..
La terrificante Vampira con l'apparecchio, invece, il Fantasma a tre occhi (e con il vomito viola, bisogna dirlo) hanno superato la propria timidezza e si sono espressi..

Insomma, tutti i fantastici genitori e fan dei creativi hanno davvero restituito il calore che necessita una performance dal vivo come quella di questo gruppo fantastico.
In giro per casa si aggiravano dolcetti e scherzetti che hanno colpito credo quasi tutti!

e, così, ora vi lascio con un grazie speciale a tutti, proprio tutti (anche chi non ha potuto esserci): Rossella, Paola, Silvia, Bruno, Iacopo, Livia, Francesca, Ivo, Alice, Federica, Simone, Andrea, Francesca, Marcello, Fabrizio, Mario,Leni, Francy, Sara, Bianca, Tullio, ma in particolare a loro:

Andrea
Aurora
Caterina
Davide
Emma
Fabio Massimo
Giorgia
Giorgio
Giovanni
Giulia
La Daniela
Leo
Michela
Simone
Stefano
Tiziano
e in particolare il nostro assistente speciale
Luca!!
(Luca scrive: Si! Perché è l'assistente di iaia)


..a prestissimo con nuovi progetti!

QUI le poche foto accettabili (mandatene altre che le inserisco!!!)

BUON HALLOWEEN A TUTTI!
iaia

sabato 27 ottobre 2012

In dirittura di arrivo!


Oggi siamo riusciti a scendere per il parco della scuola senza prendere una goccia, ma ci siamo inzuppati a pochi metri dall'auto. Era prevedibile, con quel cielo nero e con le previsioni..anzi, strano che non avessero dato l'allerta, perché poi, la metro si è bloccata. Vabbè, lascio perdere con battute poco attinenti.
Il laboratorio è stato particolarmente colorato e vivace, avevamo diverse maschere da definire..e mi hanno sorpreso tutti con le proprie scelte. Parto dall'Uomo a due teste, che Andrea ha deciso sia a tre teste. Mentre in un primo momento, la parte in cui inserirà la testa, doveva rappresentare il petto, ha poi optato per un mostro incredibile con due teste che escono da una testa principale. I colori, viola, lilla turchese nero e occhi rossoazzurri. La gallina è colorata di giallo e arancio e avrà occhi neri e una cresta speciale, fornita dalla ditta La Daniela S.p.A., che ha portato qualche effetto speciale per completare le maschere. L'Aquila ha virato verso colori sgargianti, autodefinendosi brasiliana..mentre la Winx ha osato con delle meches azzurre. A proposito di meches, oggi Giorgia e Michela, involontariamente, si sono "fatte il colore" con il rosso. Una ciocca ciascuna. Davvero sono stati bravissimi a gestire tutto quello con cui hanno lavorato, che fosse colla, acqua o colore.
La Vampira ha un rossetto sbaffato per scelta esplicita, così come da stasera mostra un apparecchio ai canini. Apparecchio che è piaciuto talmente, che anche l'uomo a tre teste per una delle sue bocche ne avrà un altro. La Mummia, attualmente appare grigia, ma è solo un effetto che l'Autrice vuole dare sotto la garza che la rivestirà. L'uomo senza testa, per adesso mostra tratti e colori "umani"..bisogna dargli qualche effetto orrido nel taglio. Che altro? Ah, si, certo, le storie.
Dunque, c'è stato un incidente diplomatico nell'ingresso, dove Andrea si è isolato a scrivere la sua storia segreta e gli altri, con scuse pessime (posso andare a guardare le maschere?, devo prendere una cosa- ma cosa?) hanno a più riprese tentato un furto di idee o caccia al segreto segretissimo. L'Autore, si è poi dislocato nel corridoio, eccitando ancor di più la curiosità degli altri.
Insomma, tra un surplus di merenda (il venerdì escono affamati, allora è vero che al posto della mensa c'è ginnastica), una esortazione a produrre ognuno la propria storia, la serata volgeva al termine.
L'arrivo di alcuni genitori, in contemporanea all'esplosione dei palloncini, ha segnato effettivamente l'esplosione anche di gioia ed eccitazione massima..per cui hanno pericolosamente cominciato a roteare attorno a colori e maschere e si è deciso all'unanimità di chiuderla lì.
Ecco le foto!

Come tutte le cose belle, un attimo prima che finiscano, provocano in me una nostalgia fuori tempo.
Ci avviciniamo alla conclusione di questa esperienza.
Già mi mancate tutti, ragazzi! Siete stati tre gruppi davvero forti, sorprendenti e stimolanti.
La fantasia e la gioia con cui vi siete incitati a vicenda, la cura con cui vi siete dati una mano e il fatto di comprendere che potevate osare, pur sentendo la responsabilità di gestire voi stessi spazi, strumenti e il vostro prodotto, hanno reso questi laboratori quello che io avevo immaginato. Uno spazio in cui ritrovarci tutti per condividere una esperienza fuori dagli schemi.
Qualche mamma si è stupita e mi ha dimostrato ammirazione per come avevo saputo tenere a contatto colori bambini e un salotto (una casa). Sono lusingata del complimento, ma non è merito solo mio. Il merito è loro, principalmente, e dei genitori che li hanno educati. In fondo, c'è una sola cosa di cui penso possa prendermi un piccolo merito io, come ho scritto qualche riga più in su: aver condiviso la responsabilità insieme alla libertà di espressione.
...and now...HALLOWEEN PARTY!!

giovedì 25 ottobre 2012

Scherzetti, urli e fughe..siamo quasi pronti


Comincio con la conclusione della serata. La vedete questa piccola pipistrellina? E' terribile, la ragazza, si diverte da matti a fare scherzi a tutti! Ha terrorizzato il gruppo del mercoledì, sorprendendoli in camera e facendoli nascondere tutti: chi sotto ai tavoli, chi sotto al letto!
Non contenta, ha aperto lei a Federica, la mamma di Giovanni, che per poco non ci rimaneva secca sull'uscio! Infine, quando è andata a casa, due piani sopra, con Raffaello, il suo fratellino (che continuava a guardarla attonito) e con Emily, la tata canadese, ha continuato a mietere vittime: ho sentito distintamente l'urletto di Anna e quello dei genitori al rientro, seguiti dalle sue risate a crepapelle.
Ecco, il pomeriggio di ieri si è concluso così e ne sono divertita!
Il gruppo ha lavorato davvero alla grande: Fabio Massimo-Fantasma grigio a tre occhi, Giovanni-Gattogallina (ma ho scoperto anche naso di maiale...OGM? OMG!), Tiziano-Zucca blu, Leo-Giolli con occhio a molla, Luca-Golem e Caterina-Pipistrello. La preparazione dei colori li ha davvero entusiasmati e sono stati bravissimi tutti, nella scelta,  nella pittura e  nell'aiutarsi a vicenda, quando avevano finito!
Hanno affrontato la storia, ognuno con una metodologia differente: Caterina mi ha dettato una storia di cui ha disegnato- da sola, sono rimasta-una zucca cattiva che importuna Cenerentola; Leo ha scritto una storia di fantasmi e di circo; Fabio Massimo ha disegnato la sua, unendo più fogli insieme, perché non gli bastava lo spazio (bravissimo, l'ha fatto suo, lo spazio carta, decidendo liberamente a dispetto dei "formati" forniti!); Tiziano ha deciso che la sua storia era da dipingere e ha creato i suoi colori; Giovanni e Luca hanno fatto un fumetto..Luca, ispirandosi a Capitan Mutanda, il nostro personaggio preferito da qualche settimana, dove ha scoperto il Flip-o-rama, una sorta di animazione in due pagine, che funziona sventolandone una sull'altra..
Le foto di questa ... puntata sono QUI

lunedì 22 ottobre 2012

Brividi, effetti spaventosi e colori...da paura



Il gruppo del Sabato è passato alla fase del colore..siamo quasi alla fine del nostro percorso, ragazzi!
E' stato un pomeriggio leggermente diverso dagli altri, non so se perché iniziato con un doppio regalo di Emma, oppure per la grazia e la cura con cui tutti si sono dedicati a cercare il colore che volevano, a passarlo sulle maschere..oppure ancora per la fantasia con cui hanno creato le loro storie, o per la preziosa presenza di Silvia, che ha una vena creativa inarrestabile ed entusiasmante (senza parlare del fatto che si è dedicata al pomeriggio dopo una notte al lavoro e senza riposo intermedio..).
Andrò un po' con ordine, senza dilungarmi, buttando giù degli appunti su quello che è accaduto.
Emma mi ha portato due doni: un fiore di carta blu elettrico bellissimo, fatto da lei. Insieme a questo mi ha regalato un paio di orecchini, sempre da lei prodotti (con un accostamento di colori che mi piace molto) di cui ha anche creato il packaging e la grafica che, non a caso, è realizzata richiamando i colori del prodotto. Prevedo un futuro, per questa ragazza! Inoltre, non da sottovalutare, ha fatto tutto riciclando e rendendo il prodotto finale davvero particolare. Qui potete andare a dare una occhiata.
Passando al Lab, che sicuramente non è artefice di questa creatività, solo un veicolo e una possibilità di mettere in atto una reazione a catena creativa, avevo preparato  le maschere con la finitura a gesso, come avevo preannunciato ai ragazzi la volta scorsa. L'ho fatto, per un motivo molto semplice..o, meglio, due.
Uno, perché il gesso è in polvere e temevo potessero inalarlo. Due, perché tira velocemente e sarebbe stato un problema lavorarlo con i ragazzi. Questo, ad oggi è un mio limite, mi preparerò per la prossima volta per poter ovviare alla cosa, rendendo fattibile anche questo passaggio per loro.
Dunque i ragazzi hanno disegnato le linee base e poi abbiamo creato i colori, mescolando le tempere, l'acqua e un po' di colla, per rendere leggermente lucido l'effetto finale. Aurora ha ipotizzato un particolarissimo teschio viola, come la base del drago di Emma. Spiderman un rosso un po' bruciato e il fondo bianco per il Fantasma e il Vampiro. La chioma nero-lucida di quest'ultimo e il suo sguardo assassino sono piuttosto inquietanti!
La stesura ha creato qualche effetto marmorizzato non voluto, che aggiusteremo in finitura.
Mentre il colore si asciugava, ho chiesto loro di dare una occhiata ai progetti di tutti gli apprendisti, anche e soprattutto, di quelli che non conoscevano. Poi, muniti di carta e colori, hanno cominciato a creare storie, ho lasciato loro libertà totale sulla tipologia: fumetto, disegno, testo..quello che volevano. Sono stati davvero forti, si divertivano tantissimo e hanno sviluppato storie horror, comiche, e minuziosi disegni che raccontavano scherzi o paure..persino nei titoli c'era grafica ed effetti sonori, mentre li leggevano tra loro...ci saranno molte sorprese, alla fine!
Non abbiamo avuto il tempo di far esplodere i palloncini, perchè il colore tardava ad asciugare..ora ho promesso che avrei tagliato occhi e bocche per la prossima volta..che più o meno saremo tutti!
Ecco, questo è tutto. Vi saluto.....








.....scherzetto. ecco le foto! A presto!!!
iaia

sabato 20 ottobre 2012

il pomeriggio delle domande infinite...


Ragazzi, che curiosi che siete!!! E io che credevo che la fase dei perchè a catena l'avessi già superata...
Oggi l'aria era frizzantina, al Laboratorio. C'è stato un parapiglia per accaparrarsi la merenda (che non è bastata) che mi ha fatto sospettare un pranzo un po' troppo light a scuola. Sospetti verificati dai commenti caustici dei ragazzi circa somministrazione e qualità del cibo..ma devo dire che hanno fatto anche un quadro del comportamento a tavola che è a dir poco sfiancante..solo a sentirlo.
Appena rifocillati (avrebbero continuato ad oltranza, ma il laboratorio di cucina e degustazione magari lo possiamo fare la prossima volta), sono stati bravissimi a spiegare ad Andrea, che arrivava direttamente oggi, cosa doveva fare per mettersi in pari. Insomma, Giorgia, Michela e Simone soprattutto hanno spiegato perchè si "schizzava" sulle tovagliette e come si preparavano gli scherzetti.
Quindi, operazione sparecchio/apparecchio, hanno preparato la base delle proprie maschere.
Giulia non si è quasi fatta aiutare per la sua Winx, La Daniela neanche, devo dire, con la sua Aquilotta ha solo chiesto qualche suggerimento per il becco, ma...era piuttosto autonoma ( :-) ) e tutti gli altri idem.. Andrea era un vero e proprio vulcano di idee, bellissime e talvolta troppo complicate, per cui abbiamo contrattato per un mostro a due teste davvero interessante! La gallina di Simone ha potuto godere della collaborazione di Giorgia per il becco. Giorgia è di una precisione che manifesta la sua abilità manuale e creativa, evidentemente allenata (mi dicono abbia un suo laboratorio stabile), la sua Mummia sembra fatta da un professionista della cartapesta! Io (che non la sono) non avrei saputo essere tanto brava!
Michela era molto impegnata nella creazione dei dettagli della sua Vampira con l'apparecchio ai canini (trovo sia geniale) e ha lavorato con costanza e passione.
Tutti, in ogni laboratorio, hanno lamentato dopo circa un quarto d'ora, un po' di mal di schiena. Preoccupata, ma certa che sia un problema di posizione e di movimenti delle braccia che appesantiscono la colonna o la muscolatura, ho detto loro di interrompere e di riposare sulle fantastiche poltrone anni settanta..ma La Daniela ha fatto di più, organizzando una breve sessione di stretching e con qualche piccolo esercizio sono tornati come prima.
Anche oggi, i bambini mi hanno regalato espressioni, suggestioni e punti di vista differenti. E sono contenta di sapere dai genitori che quando rientrano a casa, raccontano con entusiasmo quello che hanno fatto qui. Ieri mi hanno chiesto se il mio salotto è un laboratorio permanente, ma li ho stupiti ricordando loro che erano stati loro stessi a prepararlo, dunque no, non lo è ed è grazie al fatto che si comportano bene che il laboratorio ritorna salotto dopo che vanno via.
Ecco qui le foto di oggi, adesso vado a preparare il laboratorio di pittura e finitura per i ragazzi del sabato, a presto!

venerdì 19 ottobre 2012

..un po'st in ritardo!


Eccomi qui di nuovo a preparare la pagina del MERlab, con un po' di ritardo.
All'uscita di scuola, quando sono andata a prendere Leo, Giovanni,Tiziano e Luca..Fabio Massimo, un nuovo compagno della classe, mi ha fermata chiedendomi di aspettare la sua mamma, perché lui voleva assolutamente venire al Laboratorio con noi! Sono stata molto felice di accogliere questo nuovo compagno di avventura, così come gli altri e così, dopo aver parlato con la mamma, siamo andati verso casa tutti insieme, con Gianni, il papà di Luca, che è venuto appositamente da Meta di Sorrento per collaborare con noi!! I bambini hanno contato che a casa eravamo nove, perché oltre a Caterina, che ci ha raggiunti, c'era Renata ad aspettarci! Il mercoledì c'è una carenza di presenza femminile, in laboratorio, ma Caterina non si fa minimamente problemi, una vera forza della natura.
Dunque, il programma prevedeva una merenda veloce, dovevamo passare ai fatti, e mentre gli altri verificavano lo stato dei fantasmini e ragnatele, Fabio Massimo ha progettato la sua maschera, un Fantasma.
Abbiamo sparecchiato la tavola e preparato il pavimento e non vi dico le espressioni mentre io colavo colla, alcuni versavano l'acqua ed altri mescolavano la miscela con i cucchiai...lo stupore e la meraviglia hanno preso il posto dell'eccitazione: si, ovviamente li ho avvertiti che se non facevano con calma e versavano il liquido, sarebbe stato un disastro (!), ma ho anche detto loro che potevano farlo da soli, bastava fare le cose con un po' di attenzione e calma. E così, si sono divisi i mucchietti di pezzetti di carta straccia. Avevamo preparato palloncini e pellicola, dunque, via con la cartapesta!
Mentre procedevano strato dopo strato, ognuno esprimeva la propria impressione e una mi ha colpito: "stiamo facendo arte, ma sembra di fare il lavoro del muratore...e a me piace fare il muratore!".
Bello, questo modo di vedere le cose. Mi piace molto.
Poi, dopo espressioni in romanesco, siciliano e napoletancinese, abbiamo scoperto cosa voglia dire "tack för maten" in svedese e soprattutto "isa dalawang tatlong apat na limang anim na pitong walong siyam na sampung" in filippino. Chi siano i poliglotti, penso lo sappiate, per la traduzione vi invito ad usare il traduttore di google.
Dopo il lavoro, svago..indovinate dove si sono diretti tutti, appena hanno terminato le proprie opere?
Si sono cambiati da soli per la seconda volta, hanno giocato fino all'arrivo dei genitori e mi hanno salutato tutti con molto affetto, ma l'abbraccio con salto al collo di Caterina non me l'aspettavo: è adorabile e mi ha davvero sciolta.
Qui troverete la selezione di immagini del pomeriggio..adesso vado che tra poche ore arriva il gruppo del venerdì e devo preparare tutto! 
ciao iaia

domenica 14 ottobre 2012

...la fabbrica di maschere!


L'eccitazione era ai massimi livelli, ieri. Luca era elettrico, felice e irrequieto, mi ha fatto un po' spazientire, ma capisco che c'era un mix di componenti che rendevano il pomeriggio davvero particolare.
A merenda, hanno improvvisato una serie di mostri che era impossibile non immortalare..si sono sbizzarriti in smorfie mostruose che a momenti mi veniva un colpo.
Era impossibile tenerli, volevano vedere come si fossero trasformate le loro creazioni di colla, fantasmini e ragnatele e, tra lo stupore e l'allegria, abbiamo sparecchiato tutti insieme (più loro che io) e cominciato a preparare il campo di lavoro. Mi hanno chiesto di cambiarsi e hanno riposto tutti i propri indumenti nelle rispettive scatole e ripiani.
Steso il telone, sono stati loro, passandolo di mano in una catena ordinata e precisa, a fissarlo a terra con lo scotch carta, mentre io preparavo tutto l'occorrente: palloncini, gonfiatori, pellicola, busta di pezzetti di giornale preparati da loro, colla, contenitori e pennelli.
Hanno lavorato davvero con calma e rispettando i turni e le indicazioni.
E dal più piccolo alla più grande, hanno lavorato in autonomia creando la propria maschera, strato dopo strato, divertendosi a dire ogni volta dove erano arrivati. Chi si stancava si lavava le mani e si riposava come meglio credeva, un'occhiata ai libri che avevamo per ispirarci, un giro con le macchinine di Luca...
La precisione di lavoro di Giorgio e Davide era incredibile e silenziosa, mentre l'entusiasmo di Emma e Aurora era vivace e contagioso, Luca era preso dalla difficile costruzione della sua maschera, il Cavaliere senza testa.."complicata" come ha detto Emma. Oggi l'abbiamo un po' aggiustata e completata..tanto per non rimanere troppo indietro! Stefano, un piccolo mito, dopo aver steso vari strati del suo uomo ragno precisamente e senza chiedere aiuto, ci ha comunicato categoricamente che era stanco e che voleva giocare...e come contraddirlo? aveva più che ragione!
Il pomeriggio è terminato in camera di Luca, hanno giocato insieme ed è stato complicato separarli...davvero affiatatissimi!
Andate a fare un giro qui per vedere che bravi che sono stati!

venerdì 12 ottobre 2012

Primo round



E' sera, è tardi, sono un po' stanca, ma voglio scrivere una sintesi a conclusione del primo appuntamento con tutti i gruppi di piccoli "cartapestai".

Sono trascorse poco più di due settimane, da quando ho avuto modo di buttare giù il mio progetto sulle maschere di cartapesta per Halloween e mi ritengo davvero fortunata. Non solo la mia idea ha avuto successo pressoché immediato, prima con l'entusiasmo con cui è stata accolta dalle amiche con cui ho condiviso l'idea e poi con l'adesione di amici che hanno iscritto i loro bambini al Laboratorio, ma soprattutto perché sto facendo una cosa che mi gratifica profondamente, avendo la possibilità di condividere tempo, spazio e creatività con la parte più giocosa di persone che trovo davvero speciali: che abbiano quattro o qualche anta in più, a tutti, devo dire, ho visto brillare gli occhi (anche via mail).

La creatività e il lavoro manuale sono un aggregante davvero magico.
Quando ho avuto modo di conoscere quella che io definirei la poetica di Bruno Munari, mi sono talmente appassionata da partire dal design e arrivare alla didattica per l'infanzia, con una regressione molto rapida e piacevole. Di cose interessanti e divertenti, lui ne ha fatte tantissime e sono certa che ne conosciate molte. Ho avuto la fortuna di incontrare quest'uomo meraviglioso a Milano, in occasione del Salone del Mobile, o Design che dir si voglia, di qualche anno fa..parecchi, meglio non contarli. Era un bambino vestito da signore con i capelli bianchi: aveva i tratti inconfondibili di un bambino, tra questi la semplicità e purezza, una dolcezza che mi colpì profondamente.

Vi suggerisco, se ne avete voglia e tempo, di leggere qualcosa di lui qui e se vi interessa il metodo che ha  sviluppato andate invece qui. Infine, molto interessante è la Associazione Bruno Munari, detentrice e portatrice del suo messaggio.

Questa era una premessa. Dovuta, anche se un po' lunga, per dire solo che quello che faccio con i bambini è complessivamente un'attività spontanea, pratica, semplice, del tutto autodidattica, ma con un criterio che reputo vincente: l'imparare facendo, ma facendo in relativa autonomia, pur condividendo questa esperienza, senza sentirsi migliori o peggiori, ma semplicemente creativi, liberi da numerosi vincoli. La mia presenza può essere utile a coordinare, suggerire, stimolare. Io non sto insegnando nulla che i bambini già non sappiano..lo devono semplicemente sperimentare da soli, con approvazione ed incoraggiamento.

I tre gruppi, del sabato, mercoledì e venerdì, hanno una configurazione piuttosto omogenea per composizione. In tutti i gruppi c'è un bimbo più piccolo a bilanciare. Lo trovo interessante, sia per il piccolo che per i grandi, stimolati in maniera reciproca a confrontarsi con le diverse età.

Le maschere che hanno deciso (fino a prova contraria, che sarà comunque ben accetta) sono le seguenti:

Aurora - Il Teschio
Davide - Il Vampiro
Emma - Il Drago
Giorgio - Il Fantasma Extraterrestre
Stefano - Spiderman

Caterina - Il Pipistrello
Giovanni - Il GattoGallina
Leo - Il Jolly
Luca - Il Golem
Tiziano - La Zucca incantata
Fabio Massimo - Fantasma

Giorgia - La Mummia
Giulia - La Winx Bloom
Luca - Il Cavaliere senza Testa
Michela - La Vampira
Simone - La Gallina
Andrea - L'Uomo a due teste

Domani entreremo nel vivo della cartapesta con il gruppo del sabato, buona notte e a presto!
iaia


LabVENERDì primo pomeriggio



Oggi è il Compleanno di Giorgia, ha compiuto otto anni. E ha voluto festeggiare con noi, cosa di cui siamo stati onorati e felici! Il gruppo era folto e numeroso perchè oltre a Giorgia, Michela, Giulia, Simone e Luca, hanno partecipato tre bambine davvero simpatiche, una coppia di Francesche e la Daniela!

Simpatiche, ma soprattutto brave con la matita in mano!! Tanto che hanno scelto e disegnato anche le loro maschere, ma hanno contribuito in maniera determinante allo strappo di giornale con una certa classe e scioltezza, da farmi sospettare che abbiano una doppia vita..mah.

Con oggi, chiudiamo la prima fase di tutti i gruppi, quella propriamente progettuale.

I ragazzi hanno scelto tutti maschere molto interessanti che, a questo punto posso svelare.
Per cui vi rimando al capitolo che mi accingo a scrivere appositamente...

a tra poco
iaia

giovedì 11 ottobre 2012

Playlist 1 SABlab MERlab VENlab



Dopo una rapida consultazione con diversi amici, ho optato per una playlist di raffinato jazz per l'esordio..non conoscevo i gusti musicali dei ragazzi e, devo dire, che quando l'ho messa su non hanno obiettato, anzi, mi hanno chiesto che genere fosse e chi suonasse. L'atmosfera era davvero piacevole.

I ragazzi del mercoledì, forse in virtù della maggiore confidenza, hanno decretato che la musica la sceglievano loro e hanno proposto, nell'ordine:
A conclusione del pomeriggio, mentre si procedeva allo strappo di giornale (ogni tanto litigavano per strappare..nessuno si è rifiutato!!!!), ho comunque messo il swing di

e ho sentito dire ad uno di loro, che praticamente ballava mentre strappava il giornale: "questa è proprio la musica che ci vuole!!"


Ora smetto di gongolare, che per le prossime puntate mi hanno detto che la musica me la portano loro...incasso e son contenta: questo è lo spirito che mi aspettavo di trovare! La playlist sarà aggiornata domani, con il gruppo del VENlab!

Oggi siamo andati con la musica classica!


Portateci i giornaliiiiiiiiiiiii!
ciao iaia

Lab MERCOLEDì primo pomeriggio

La parola d'ordine di oggi è stata "pausa". Oggi sono andata a prendere i piccoli apprendisti direttamente a scuola, perché tre di loro sono compagni di classe di Luca, Giovanni, Leo e Tiziano. Le altre due apprendiste ci hanno raggiunte direttamente al laboratorio, Anna e Caterina.
I ragazzi erano molto occupati a rivendicare la loro pausa (ma ci sarà una pausa, vero? ma quanto durerà? ma possiamo giocare?) che hanno avuto, ovviamente, per giocare con una pista di automobiline.
Lo ammetto, la faccia che fanno quando scherzo (no, la pausa? siete matti? vabbè un minuto, ve lo concedo, anzi trenta secondi) è da fotografare. Comunque, a parte un paio di ammutinamenti temporanei, hanno progettato delle maschere davvero particolari...anche se un occhio ai progetti di sabato li ha davvero esaltati e per un attimo hanno messo in discussione le proprie idee..
I biscotti di Nonna Lucilla hanno avuto un successone..spolverati quasi tutti!
Occhio alle immagini!

mercoledì 10 ottobre 2012

HALLOWEEN...prove tecniche in attesa del CARNEVALE!




PROGRAMMA

Primo pomeriggio
1. Dall’idea al progetto
Tutto comincia con una merenda: insieme, intorno al tavolo, a raccontarci da cosa vogliamo mascherarci. Si inizia a pensare al soggetto, a come realizzarlo; si sparecchia, si prendono fogli e colori ed ognuno prepara il proprio progetto in cui è stimolato a ridisegnare e interpretare l’immagine e rielaborarla e sintetizzarla con “i propri mezzi“
. I bambini saranno stimolati a scegliere i colori essenziali, le forme elementari a cui ricondurre la composizione della maschera. Ci saranno più o meno difficoltà a seconda del soggetto scelto, ci aiuteremo con una ricerca nel mio archivio di immagini scelte e sul web. La mia supervisione servirà ad aiutarli a semplificare e velocizzare il processo, rendendo divertente il pensiero del futuro risultato e togliendo l’ansia da prestazione e le manie di perfezionismo; gli apprendisti si misureranno con il concetto di imperfetto e speciale, unico. Una loro creazione, ideata e fatta con le proprie mani. Partendo dal presupposto che nessuno è migliore o peggiore, chi dimostrerà maggiore capacità sarà spinto a suggerire soluzioni e collaborare con chi ha meno dimestichezza con la manualità.
2. Cominciamo a preparare le basi
Al termine del pomeriggio i bambini avranno elaborato il proprio progetto, completo di disegni, indicazione dei colori e dei materiali accessori per completare la maschera. Analizzeremo qualche lavoro già realizzato, cominceremo a individuare il materiale necessario per la volta successiva a stilare la “lista della spesa”, quantificando e misurando i materiali di cui dovremo dotarci.
A conclusione di questo primo pomeriggio, un lavoro pratico, manuale e liberatorio: lo strappo dei fogli di giornale per preparare i mucchi di carta straccia! Riempiranno tutti insieme una busta, pronta per la volta successiva.
Materiale da portare: un giornale vecchio ciascuno, una scatola da scarpe, qualche vecchia copertina di quaderno in plastica trasparente anche colorata.
Abbigliamento: maglietta e pantalone tuta vecchi, un paio di calze antiscivolo.

Secondo pomeriggio
1. Preparazione del campo di lavoro
Dopo aver fatto merenda e aver programmato insieme il da farsi, per rafforzare il concetto di squadra, oltre a sparecchiare il tavolo, prepariamo il campo di lavoro, copriamo il pavimento, stendendo il telo di plastica attaccandolo a terra. Prendiamo il materiale necessario con ordine e prepariamo le “postazioni” con il progetto e tutto il materiale occorrente per ciascuno, mettiamo la musica di sottofondo e via….
2. All’opera!
Gonfiamo i palloncini, li attacchiamo, cominciamo a sovrapporre la carta straccia e spennelliamo con la miscela di colla vinilica e acqua. Il lavoro metodico e ripetitivo sarà utile al bambino per misurarsi con la pazienza, la noia, il concetto del tempo e della fatica dell’impegno attento e costante. Ovviamente, i bambini saranno stimolati ad “ammazzare il tempo” trovando il canale giusto per loro: il racconto di una avventura, oppure la storia letta in un libro o vista in un film, giocare con le tabelline (visto che devono saperle a memoria!!)..insomma, mentre sono impegnati con le mani, non lasciarli ad annoiarsi, ma neanche distrarli troppo..
3. Asciugatura
Terminata l’opera di base, uguale per tutti, si procederà a personalizzarla con le proprie peculiarità e variazioni. Affinchè una prima asciugatura possa rendere più semplice lo spostamento delle varie maschere a fine pomeriggio, i bambini potranno tornare al tavolo, dove produrranno disegni con le modifiche che pensano di dover apportare al progetto, le appenderanno in bacheca come promemoria e poi procederanno a mettere in ordine e sistemare le loro opere sulla scaffalatura.
Materiale da portare: eventuale materiale di riciclo scelto la volta precedente,
Abbigliamento: maglietta e pantalone tuta vecchi, un paio di calze antiscivolo.

Terzo pomeriggio
1. Verifica dello stato dell’arte
Sono certa che non appena arriveranno, i bambini vorranno vedere le proprie maschere, per cui, come prima cosa, stavolta, si andrà a vedere subito la scaffalatura, ognuno riprenderà in mano la propria maschera, la toccherà e la osserverà, verificandone lo stato di asciugatura e indurimento, le imperfezioni, la bellezza: vedere un oggetto solido, tridimensionale, creato con le proprie mani, proiettando nella realtà una fantasia, è un momento importante ed educativo, rafforza la propria sicurezza. Si consolida l’idea di poter creare qualcosa da soli “dal niente”, e questo qualcosa in questa fase è ancora neutro, pur contendo in nuce l’immagine finale.
2. La base
Si prepara nuovamente il campo, riprendendo con ordine i materiali e preparando il pavimento, le postazioni e il materiale necessario, per ciascuno. Si dà una prima ed una seconda mano di fondo per rendere omogenea la base su cui dipingere la maschera.
3. Considerazioni sul da farsi
Si fa merenda, in attesa dell’asciugatura del fondo, si discute delle azioni necessarie per procedere alla fase successiva, si sparecchia insieme, si mette su la musica e…via!
4. Tocco d’artista
Le maschere vengono scartavetrate velocemente, pulite con un panno e poi prendono colore: in un primo momento vengono tracciate le “linee di costruzione”, i fori per gli occhi, eventualmente per la bocca, quelli per i nastri, le linee del “volto” da realizzare; i bambini finalmente dipingono i loro soggetti. Pausa asciugatura. Si torna al tavolo per disegnare la scena per ogni personaggio. Il bambino è spinto a immaginare l’ambientazione, una azione del proprio personaggio e divertirsi a creare una “invasione di campo” da parte di uno dei personaggi dei compagni, dando un titolo ad una storia che saranno invitati a immaginare e scrivere per la volta successiva.
Materiale da portare: eventuale materiale di riciclo scelto la volta precedente,
Abbigliamento: maglietta e pantalone tuta vecchi, un paio di calze antiscivolo.

Quarto pomeriggio
1. Verifica dello stato dell’arte
Come la volta precedente, sono certa che anche questo pomeriggio i bambini vorranno vedere le proprie maschere: subito, occhio alla scaffalatura, e via con le osservazioni.
2. Merenda
Si comincerà a pensare al tocco finale e si faranno una serie di considerazioni sul lavoro svolto e su quello che manca, racconteranno dove indosseranno la maschera, che scherzetti faranno, a chi la vorranno mostrare. Si sparecchia, si prepara il campo, via con la musica!
3. Il dettaglio fa la differenza
Piccolo laboratorio di decori finali, fatti con carta, stoffa, nastri, lana, ecc. I bambini perfezioneranno e ultimeranno i lavori.
4. La storia
Nell’attesa dell’asciugatura, leggeranno, mostreranno, racconteranno la storia che hanno inventato e che hanno graficizzato nella maniera più adatta alle proprie capacità (disegno, scrittura, fumetto..o semplice racconto).
5. Si va in scena!
I bambini metteranno tutto in ordine, consapevoli di essere giunti alla fine del loro percorso creativo. Si butterà ciò che non è più utilizzabile, si selezionerà ciò che può essere utile per “la prossima volta”. Saranno stimolati a pensare a dei consigli da dare a futuri piccoli apprendisti, prendendo coscienza di essere “esperti” e di poter insegnare a loro volta qualcosa che hanno imparato a fare! E infine, indossando le maschere diventeranno i personaggi. Faranno fotografie dei propri lavori e dei propri compagni in posa. Giocheranno e aspetteranno i genitori con i quali condivideranno la gioia del proprio risultato!!
Materiale da portare: eventuale materiale di riciclo scelto la volta precedente.
Abbigliamento: maglietta e pantalone tuta vecchi, un paio di calze antiscivolo.

Tutto il materiale (colori, palloncini, gesso, colla, carta vetrata, ecc.), eccezion fatta per quello specificato, è fornito da me. Potrei chiedere del materiale da riciclo (nastri, lana, tessuti, collant vecchi o altro) per qualche dettaglio.
La merenda è gentilmente offerta da Nonna Lucilla.
Il gruppo di apprendisti stregoni è di massimo cinque bambini per pomeriggio.
I pomeriggi che ho già attivato sono
MER 17.00-19.30
VEN 17.00-19.30
SAB 16.18.30

Giorni disponibili
LUN 17.00-19.30
MAR 16.00-18.30
GIO 16.00-18.30
SAB 10.00-12.30

Un giorno a settimana per gruppo, per poter terminare le maschere per la festa di Halloween, sarà l’ideale.
La mia idea è di far stare insieme i bambini fuori dall’orario scolastico, dar loro la possibilità di fare un progetto che sia finalizzato e sviluppato sotto forma di gioco, ma con un obiettivo e che possa lasciar loro in mano una abilità. Il tutto, per una volta, non per dimostrarci quanto sono bravi, ma per se stessi!!!!!

Se siete interessati, mi potete contattare alla mail indicata, indicando le vostre preferenze per i giorni.

Lab SABATO primo pomeriggio

Evviva! Il 6 ottobre abbiamo cominciato il Laboratorio per le Maschere di Halloween del Sabato e, come da programma, ci siamo dedicati interamente a progettare. 
Eravamo Aurora, Davide, Emma, Giorgio, Stefano ed io. 
I bambini avevano le idee molto chiare e così, dopo una merenda trascorsa amenamente a esplorare idee e suggerimenti, siamo passati ai fatti.
Sono rimasti sorpresi solo quando ho dato loro delle biro e ho proposto di cominciare a schizzare sulle tovagliette di carta, spostando piattini e bicchieri. Beh, le migliori idee spesso nascono proprio a tavola e spesso artisti, poeti e architetti hanno schizzato la loro prima ispirazione o idea su tovaglioli o tovagliette di un bistrot o ristorante.
Il resto, poi, lo vedete nelle immagini.