sabato 30 marzo 2013

Buona Pasqua







Sabato scorso abbiamo dato una grossa "botta" al lavoro e abbiamo recuperato alla grande!
I ragazzi sono arrivati presto e si sono messi subito all'opera con le basi che avevano preparato la volta precedente! Caterina si è aggiunta al gruppo, migrata dal venerdì che per un inconveniente a catena è saltato.

Bel gruppo, comunque, ve lo voglio dire. Sono vivaci e allegri, lavorano benissimo con impegno e piacere..non fermandosi di fronte alle oggettive difficoltà, dovute alle rispettive creazioni davvero articolate e complesse da realizzare.
Ho messo una musica soft ("chi è che canta?" "Nina Simone" "Che genere è?" "beh, direi Jazz, ma con incursioni in altri generi") che hanno apprezzato e così ho smesso i panni da Juke Box.



Come potete vedere sul pavimento del Lab giacciono delle opere davvero particolari..di difficile interpretazione. Non per Aurora, Caterina, Damiano, Emma, Federico, Giovanni e Leo.
Manca all'appello Luca che era assente, ma recupererà in vista del prossimo appuntamento.
Top secret invece il lato della favola, di cui non posso assolutamente far parola, per motivi tecnici.
Diciamo che hanno dato sfogo a tutta la fantasia e alla trasgressione possibile, creando comunque una bozza sicuramente originale.  A tavola, mentre facevamo merenda dopo aver lavorato parecchio alla cartapesta, abbiamo fatto un brainstorming fantastico..difficilissimo frenare la fantasia e gli interventi, ma dovevamo rispettarci a vicenda e ho apprezzato tantissimo il senso di giustizia che emerge dai loro comportamenti, pur giustamente volendo (assolutamente) dire la propria e farsi approvare per originalità e ironia.



Sabato prossimo ci concentreremo sulla favola, la finiremo e la invieremo al premio. Lavoreremo alla fase finale del Bestiario di Cartapesta, il colore.
"Non vedo l'ora di colorare" "Anche io!"
Siamo in dirittura di arrivo, ragazzi..e come sempre un pizzico di nostalgia mi prende.
Approfitto dell'uscita di questo post, per augurare a tutti una Buona Pasqua!
Ciao iaia


martedì 19 marzo 2013

Sulle Ali..della fantasia!


Abbiamo molti volatili, una inflazione di animali fantastici di terra e di acqua misteriosamente dotati di ali e piume multicolori.
Venerdì è partito un secondo gruppo di bambini, con un progetto parallelo a quello del sabato. Caterina, Gabriel, Simone e Luca hanno trovato ad accoglierli, dopo la scuola, l'immancabile zoo di biscotti prodotti rigorosamente a km zero da Nonna Lucilla.
La merenda ha accompagnato una piccola introduzione e la lettura di qualche brano: ho letto l'incipit de Il Piccolo Principe. Beh, se ricorderete, quest'ultimo comincia con un disegno strano..un serpente che ha mangiato un elefante..e Caterina si è dimostrata la più adulta di tutti, vedendoci il famoso cappello!!


Dopo aver schizzato la prima bozza a grafite, sono passati a realizzare il disegno dei loro animali fantastici a colori, prendendo ispirazione dai libri e a raccontare la loro storia..
Hanno tutti nomi complicatissimi, che sarà arduo sintetizzare per farli entrare in una favola..e non mi piace farglieli cambiare..per cui qualcosa ci inventeremo insieme!









martedì 12 marzo 2013

Tre pianeti e tre sistemi solari


Ecco.
Questa era l'atmosfera sabato, rubata da me pochi istanti prima che arrivassero i ragazzi.
Ho allestito lo spazio con i Pon Pon, preparato la tavola con la merenda inaugurale, "nascosto" libri e immagini e ho atteso.
Sono arrivate vecchie conoscenze, affezionate alle mie iniziative, Aurora, Emma, Leo e Giovanni, nuovi arrivi, Damiano e Federico e ovviamente, Luca, che ha accolto tutti con molto entusiasmo. Abbiamo avuto anche un fotografo ufficiale, Gianni, che ha raccolto i momenti del pomeriggio.


Ovviamente, i bambini hanno prima trovato i libri e le immagini che avevo nascosto e poi si sono accorti dei "pianeti"! Elementi fantastici che, viceversa, dopo non hanno più smesso di osservare, immaginandoli come l'habitat della propria creatura...ricordando qualcosa del Piccolo Principe.
Abbiamo parlato del progetto del Laboratorio, del tema e letto insieme alcuni brani estratti dal libro Bestiarium Medievale, di Michel Pastoreau. In questo libro, infatti, oltre alla ricerca e all'analisi, sono raccolte numerose immagini originali a colori, corredate da didascalie esplicative estratte dai manoscritti. Oltre alla ricchezza di dettagli, sia grafici che descrittivi, la cosa interessante per i bambini, è stato proprio ascoltare le particolari notizie che venivano riportate...poco reali, ma molto divertenti!




Presa una piccola dose di ispirazione e sparecchiata la tavola, abbiamo giocato a dare un nome agli animali fantastici che avevo selezionato per loro,  a immaginare quali fossero le relative capacità, cosa rappresentassero, dove abitassero.
Poi, ci siamo spostati sul tappeto a sfogliare libri di animali..reali, per cominciare a ragionare sulla propria creatura. Chi prendeva decine di particolari, chi era sintetico e ne sceglieva un paio, i bambini hanno cominciato a schizzare la bozza del progetto, delineandone una descrizione. Erano molto eccitati e divertiti. E sono spuntati dettagli particolari: la pancia trasparente che permette di vedere all'interno cosa contiene in un piccolissimo animaletto che rappresenta l'amore, cavalli con polsini di piume su zampe di leone ali di cigno e coda di pavone, animali dotati di chele di granchio,orecchie d'elefante e strato protettivo del pinguino, piccoli veloci che rappresentano "il potere dell'aria" , un dinosauro molto particolare (e molto dettagliato negli incroci) che trascorre metà giornata a distruggere e l'altra metà a dormire, un animale coloratissimo incrociato tra una tigre e un camaleonte, animali acquatici dotati di zampe feline e ali, molte ali.. 




 



venerdì 8 marzo 2013

il Bestiario





Sono emozionata..domani si parte con un nuovo progetto.
Sto ultimando i dettagli e preparando lo spazio per l'arrivo degli artisti in erba.
Si parte per un nuovo viaggio nella fantasia!




Introduzione

Il Bestiarium è un genere di testo comparso nel Medioevo, come primo esempio di catalogazione delle specie ma non con intenzione scientifica, bensì con una valenza simbolica e spesso di natura religiosa.
L’attenta osservazione dell’uomo del medioevo non era perciò volta a registrare e rappresentare la natura come la zoologia moderna, bensì a raccontare quello che gli animali rappresentavano e come.
I bambini verranno guidati a viaggiare in due mondi affascinanti, quello della realtà scientificamente provata e “reale” e quello mitologico e creativo, per poter esprimere tutta la fantasia che possiedono. 
Cercheremo spunti da libri dedicati proprio al tema, da cui estrarremo immagini e storie, libri sugli animali..eccetera..per arrivare a creare un nostro molto particolare bestiario.
Un elemento che sicuramente li affascinerà sarà immergersi in un pianeta fantastico..e come Piccoli Principi..incontreranno il loro animale fantastico.
I pianeti sono già qui, come potete vedere dalla foto, e sono opera di una botanica poetica di nome Margaret: i Giardini Pon Pon.
Il workshop sarà arricchito di un progetto nel progetto: la partecipazione dei ragazzi ad un Premio per una Favola che creeranno in gruppo e invieranno!

Programma day by day

Primo pomeriggio

Una merenda fantastica..con un bestiario di biscotti..da comporre! Brainstorming a tavola.
Osserviamo gli animali sui libri che abbiamo a disposizione e proviamo scegliere un animale da rappresentare. Disegniamo gli animali, ispirandoci alle immagini scelte e facendone un profilo, cercando di delinearne dei dati. A questo punto elaboriamo il nostro animale fantastico, dando sfogo alla fantasia prima descrivendolo nelle sue caratteristiche speciali e soprattutto nelle sue abilità (cosa sa fare, il suo habitat, cosa gli piace mangiare, ecc…)
Ritaglieremo animali da decorare con patchwork che appenderemo ai lampadari..o chissà!
Fase della carta straccia!! I ragazzi prepareranno i pezzetti e li raccoglieranno nelle buste.

Abbigliamento: maglietta e pantalone tuta vecchi, un paio di calze antiscivolo.

mercoledì 13 febbraio 2013

..a Carnevale ogni scherzo vale!

Riapro i battenti di questo blog, proprio oggi, all'indomani del Martedì Grasso, dopo aver lasciato in sospeso molti progetti relativi ai laboratori di cartapesta lanciati nell'ultimo post.

Sono dispiaciuta di non aver avuto modo di prepararli e metterli in atto per tempo: un altro progetto che avevo in cantiere, più propriamente grafico, mi ha impegnata molto, non permettendomi di essere adeguatamente scrupolosa nell'organizzare e gestire più cose con la dovuta accuratezza.

La cosa che mi dispiace maggiormente, per questo ironizzo nel titolo, è proprio aver saltato un appuntamento importante per il quale ci eravamo preparati ad ottobre, il Carnevale. Il nostro italianissimo Carnevale.
Ci rifaremo.
Le maschere di cartapesta sono un tema che potremo certamente affrontare anche in future occasioni.

Attiverò un Laboratorio per i primi di marzo. Le modalità ed i tempi sono in via di definizione, ma orientativamente potrebbe essere svolto in tre pomeriggi, a cadenza settimanale.

Ho scelto anche il tema, che sto sviluppando parallelamente in un Progetto con dei ragazzi di seconda media, nell'ambito di Arte e Immagine.


Il Bestiario



Di questo e di molto altro, parlerò nel prossimo post, in cui indicherò maggiori dettagli e un nuovo programma.

A presto, Claudia

giovedì 1 novembre 2012

Nuovi progetti e passate suggestioni



In molti mi hanno chiesto se rifarò il laboratorio di maschere. Ebbene sì, lo rifarò sicuramente per Carnevale!
Nel frattempo, dato che avevo alcune richieste in sospeso, ho in programma di organizzare due laboratori, sempre con la cartapesta, per novembre e dicembre.
Li vorrei strutturare in maniera differente e rivolgerli sia ai bambini che ai ragazzi e anche agli adulti, in quanto orientati allo sviluppo di un prodotto di design, come il gioiello, e di decori natalizi. Vorrei provare a lavorare in gruppo, su idee che si discostino dagli oggetti già commercializzati o, almeno, che non ricalchino il prodotto finale e provare a studiare differenti declinazioni dei due obiettivi. Si potrebbe lavorare per temi, per cui faremo un brainstorming per decidere quali potrebbero essere. Partire da una suggestione, una storia, un'opera d'arte, una poesia, una musica, ecc.., sarebbe davvero bellissimo e renderebbe il prodotto unico ed il percorso molto aderente a quello che, in realtà, fa un designer.
Presto riceverete comunicazione e programma dettagliato.
A differenza del Lab precedente, in queste due nuove proposte, vorrei inserire l'uso di altri materiali come supporti o come abbinamenti: possono essere sempre materiali di riciclo, che sono i benvenuti, ma si potrebbero utilizzare in più materiali che hanno altro utilizzo, generalmente.
In continuità con il progetto appena concluso, invece, vorrei che il laboratorio si sviluppasse come un percorso, in cui l'apprendista svilupperà un'idea, la realizzerà e la confezionerà.
L'idea del gioiello nasce dalla proposta di Emma, quando mi ha regalato gli orecchini fatti da lei. Mi portò a visionare un libro bellissimo che era riuscita a farsi regalare. E direi che potrebbe essere nominata assistente per la parte gioielli dei laboratori, affiancando Luca che rimarrebbe il detentore dell'assistenza sulle maschere.

..e a proposito di maschere, volevo aggiungere un'altra suggestione, anzi più d'una!
Le maschere di cartapesta che avevamo realizzato Luca ed io, l'anno scorso, erano una prova dopo aver partecipato al Carnevale di Viareggio con delle guide locali speciali, Marina e Stefano, e con un gruppo semi-locale costituito da Francesco, detto Chico, Luca, Sabrina e Gaetano. Rimanemmo, infatti esterrefatti dalla qualità artistica, dalla capacità comunicativa, ironica o spaventosa, e dalla tecnica di alcuni carri.
Ci siamo sempre ripromessi di tornare - e torneremo- e soprattutto di visitare il Museo del Carnevale.
Quest'anno, poi, ho avuto la fortuna di tornare due volte a Venezia per eventi legati all'architettura e, passando davanti alle numerose vetrine piene di maschere, ho pensato a quanto mi inquietino. Lo so, banalissima osservazione, che non voglio qui stare ad analizzare, potrei dire enormi sciocchezze.
Lasciando perdere gli aspetti psicologici e pedagogici della maschera, mi sono concentrata sulla tecnica della cartapesta usata dagli artigiani veneziani per realizzare le maschere e così in un giro sul web, ho trovato questo video di uno degli illustri Maestri, Guerrino Lovato. Lo trovo bellissimo, per cui lo condivido.




Ho chiesto ad una cara amica che vive lì di cercarlo e mi ha detto che la bottega non c'è più. Infatti, a caccia di notizie al riguardo, ho scoperto il suo sito e lì che si è trasferito a Malo, in provincia di Vicenza, dove c'è il suo museo delle maschere..e pure lì, presto spero di andare!

Bene, anche per oggi, ho detto tutto. Spero che la Festa di Halloween sia stata divertente per tutti.
Un abbraccio
iaia

martedì 30 ottobre 2012

Una fiaba italiana per una festa di origine celtica



Il laboratorio di maschere è terminato, il salotto è tornato salotto, per un po': sì, a parte lo stendino, che ha preso posizione rifiutandosi di tornare in balcone finché il tempo non prende una decisione univoca, tra pioggia e sole.
Non sono riuscita a mettere teschietti a tutte le buste per le maschere.
"Uffa", ha detto una piccola cartapestaia..e lo so, uffa. Dispiace a me per prima.
E ho dimenticato anche un'altra cosa che è piaciuta a tutti e che avrei voluto lasciare nelle buste..così eccola qui. E' La favola di Giovannin senza paura che ho letto nel primo pomeriggio di laboratorio e che ha introdotto il tema della paura, dei molti modi in cui si manifesta e si può sconfiggere..per esempio con l'ironia: a volte i "mostri" in realtà sono anche molto buffi..e a volte i bambini sono capaci di dimostrare coraggio e determinazione, nell'affrontarli. E questo coraggio viene sempre premiato!
La favola è un racconto popolare italiano trascritto e riscritto da Italo Calvino, nella raccolta Fiabe italiane (io ho l'edizione Oscar Mondadori Giulio Einaudi del 1956).


Giovannin senza paura

C'era una volta un ragazzetto chiamato Giovannin senza paura, perché non aveva paura di niente. Girava per il mondo e capitò a una locanda a chiedere alloggio. - Qui posto non ce n'è, - disse il padrone, - ma se non hai paura ti mando in un palazzo. - Perché dovrei aver paura? -Perché ci si sente, e nessuno ne è potuto uscire altro che morto. La mattina ci va la Compagnia con la bara a prendere chi ha avuto il coraggio di passarci la notte. Figuratevi Giovannino! Si portò un lume, una bottiglia e una salsiccia, e andò. A mezzanotte mangiava seduto a tavola, quando dalla cappa del camino sentí una voce: - Butto? E Giovannino rispose: - E butta! Dal camino cascò giú una gamba d'uomo. Giovannino bevve un bicchier di vino. Poi la voce disse ancora: - Butto? E Giovannino: - E butta! - e venne giú un'altra gamba. Giovannino addentò la salciccia. - Butto? - butta! - e viene giú un braccio. Giovannino si mise a fischiettare. - Butto? - E butta! - un altro braccio. - Butto? - Butta! E cascò un busto che si riappiccicò alle gambe e alle braccia, e restò un uomo in piedi senza testa. - Butto? - Butta! Cascò la testa e saltò in cima al busto. Era un omone gigantesco, e Giovannino alzò il bicchiere e disse: - Alla salute! L'omone disse: - Piglia il lume e vieni.         Gíovannino prese il lume ma non si mosse. - Passa avanti! - disse l'uomo. Passa tu, - disse Giovannino. Tu! - disse l'uomo. Tu! - disse Giovannino. Allora l'uomo passò lui e una stanza dopo l'altra traversò il palazzo, con Giovannino dietro che faceva lume. In un sottoscala c'era una porticina. Apri! - disse l'uomo a Giovannino. E Giovannino: - Apri tu!  E l'uomo aperse con una spallata.  C'era una scaletta a chiocciola  - Scendi, - disse l'uomo. - Scendi prima tu, - disse Giovannino. Scesero in un sotterraneo, e l'uomo indicò una lastra in terra. - Alzala! -Alzala tu! - disse Giovannino, e l'uomo la sollevò come fosse stata una pietruzza. Sotto c'erano tre marmitte d'oro. - Portale su! - disse l'uomo. - Portale su tu! - disse Giovannino. E l'uomo se le portò su una per volta. Quando furono di nuovo nella sala del camino, l'uomo disse: - Giovannino, l'incanto è rotto! - Gli si staccò una gamba e scaldò via, su per il camino. - Di queste marmitte una è per te, - e gli si staccò un braccio e s'arrampicò per il camino. - Un'altra è per la Compagnia che ti verrà a prendere credendoti morto, - e gli si staccò anche l'altro braccio e inseguí il primo. - La terza è per il primo povero che passa, - gli si staccò l'altra gamba e rimase seduto per terra. - Il palazzo tientelo pure tu, - e gli si staccò il busto e rimase solo la testa posata in terra. - Perché dei padroni di questo palazzo, è perduta per sempre ormai la stirpe, - e la testa si sollevò e salí per la cappa del camino. Appena schiarí il cielo, si sentí un canto: Miserere meí, miserere meí, ed era la Compagnia con la bara che veniva a prendere Giovannino morto. E lo vedono alla finestra che fumava la pipa. Giovannin senza paura con quelle monete d'oro fu ricco e abitò felice nel palazzo. Finché un giorno non gli successe che, voltandosi, vide la sua ombra e se ne spaventò tanto che morí.



Chissà se i bambini la ricordano..beh, Simone sicuramente! Insieme a Giovanni e a Luca hanno fatto un vero e proprio teatrino!! Provate a rileggerla insieme e se hanno voglia di fare un bel disegno..io li pubblicherei volentieri.
Intanto, vi invito a visitare QUI il sito del museo di un illustre illustratore Emanuele Luzzati, che appunto ha illustrato anche questa fiaba.

Per ora vi saluto, a presto!